31 gen 2008

Citta' del Vaticano

''La Civilta' Cattolica'' mette all'indice uno dei libri di teologia di maggior successo degli ultimi mesi, ''L'anima e il suo destino'' (Raffaello Cortina editore) di Vito Mancuso, docente di teologia moderna e contemporanea alla Facolta' di Filosofia dell'Universita' San Raffaele di Milano. Secondo l'autorevole rivista della Compagnia di Gesu', le cui bozze sono riviste dalla Segreteria di Stato della Santa Sede, l'opera del teologo laico Mancuso arriva ''a negare o perlomeno svuotare di significato circa una dozzina di dogmi della Chiesa cattolica'', alimentando solo ''cofusione''.
La stroncatura della ''Civilta' Cattolica'' glissa sul fatto che la prefazione al volume e' del cardinale Carlo Maria Martini, lui stesso un gesuita, che ha scritto quasi profeticamente: ''Il libro incontrera' opposizioni e critiche, ma sara' difficile parlare di questi argomenti senza tenerne conto".
''Se per teologia si intende la riflessione dell'intelletto umano illuminato dalla fede sulla Sacra Scrittura e sulle definizioni della Chiesa, allora il nostro giudizio complessivo su questa opera non puo' che essere negativo'', afferma il padre gesuita Corrado Marucci, professore di Esegesi al Pontificio Istituto Orientale (Roma), in un articolo che comparira' sul prossimo numero della rivista quindicinnale. Il volume che si presenta come ''discorso di teologia laica'' sull'anima e sulle realta' ultime e' una raccolta di opinioni antiche e moderne, che ha suscitato grandi apprezzamenti sulla stampa. ''Partendo da premesse filosoficamente non corrette e trascurando i dati biblici, con un linguaggio spesso inopportuno, tende a demitizzare i dati tradizionali, accumulando non lievi errori teologici'', scrive padre Marucci recensendo il libro bestseller.

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