Il 20 febbraio 1909 Tommaso Marinetti pubblicò il "Manifesto del futurismo" sul quotidiano francese Le Figarò, squarciando la staticità del panorama artistico italiano e dando il via ad un movimento d'anaguardia che ebbe risonanza in tutto il mondo dell'arte.
Oggi, cento anni dopo, l'Italia celebra il Futurismo in grande stile, dedicandogli un ciclo di mostre in tutto il Paese ed oltre.
La trilogia espositiva per la celebrazione si chiama "Futurismo 100" e prevede una prima mostra chiamata "Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia-Germania-Russia" che sarà ospitata dal 17 gennaio al 7 giugno nel museo Mart, a Rovereto. Poi ci sarà "Astrazioni" al Museo Correr di Venezia dal 5 giugno al 4 ottobre, ed in seguito "imultaneità", dal 15 ottobre al 25 gennaio (2010) a Palazzo Reale di Milano. Mentre alle Scuderie del Quirinale di Roma sarà allestita una rassegna intitolata "Futurismo. Avanguardia-Avanguardie". Anche la Repubblica di San Marino celebrerà l'anniversario. Un foglietto in netto stile futurista che racchiude dieci francobolli da 0,60 euro: sarà l'omaggio. L'emissione avverrà il 20 febbraio, a cento anni esatti dall'uscita del manifesto di Marinetti.
L'allestimento di questa serie di eventi ha richiesto l'impegno di molte personalità del mondo artistico nonchè del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il Futurismo fu un movimento che abbracciò pittura, scultura, letteratura, cinema, musica, danza, teatro, architettura e molte altre forme creative.
Tra i maggiori esponenti ci furono lo stesso Marinetti, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà e Fortunato Depero. Fu un movimento radicale, a tratti fanatico, che esaltò il dinamismo, la velocità, l'innovazione e la guerra, e disprezzò con forza ogni forma di il "passatismo".
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